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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Rinviato a giudizio Leopoldo Vanzetto: è accusato di incendio doloso in concorso

VECCHIO MULINO: A PROCESSO IL PRESUNTO MANDANTE DEL ROGO

Avrebbe assoldato due persone per distruggere il ristorante di Fonte


ONE' DI FONTE – (gp) A processo il presunto mandante dell'incendio al ristorante “Vecchio Mulino” di Onè di Fonte, andato completamente distrutto il 3 ottobre 2011. Il gip Umberto Donà ha infatti rinviato a giudizio Leopoldo Vanzetto, il marito della titolare del locale, con l'accusa di incendio doloso in concorso. Gli inquirenti ritengono che Vanzetto abbia assoldato due persone per dar fuoco al suo locale allo scopo di riuscire a incassare i soldi dell'assicurazione. Il 19 giugno 2012, di fronte al gup Silvio Maras, erano stati giudicati con rito abbreviato i piromani che avevano rimediato una condanna a due anni e otto mesi ciascuno, usufruendo dello sconto di un terzo della pena. Ora toccherà al presunto “mandante”, difeso dall'avvocato Renato Alberini, finire di fronte al giudice. Vanzetto, come riferisce il suo legale, ha sempre respinto le accuse intendendo dimostrare la propria innocenza a processo. Inizialmente la Procura di Treviso aveva valutato la possibilità di contestare all'uomo anche il reato di truffa ai danni dell'assicurazione, ipotesi poi decaduta per il fatto che l'imputato non aveva formalizzato nessuna richiesta di risarcimento alla compagnia, non avendo nemmeno avuto il tempo materiale per farlo. L'origine dolosa del rogo era stata in breve accertata dalla polizia giudiziaria dei vigili del fuoco e l'attenzione si era posata subito su Vanzetto, oltre che sui due piromani i quali, dopo 5 mesi di indagini, vennero arrestati il 2 marzo 2012 dai carabinieri di Treviso. Leopoldo Vanzetto li avrebbe assoldati per risolvere una situazione finanziaria difficile. Terminato il lavoro, secondo gli inquirenti, avrebbe voluto incassare il premio da 1,4 milioni di euro dell'assicurazione per mettere a posto i conti della sua attività.  Dalle indagini era emerso che l'accordo sarebbe avvenuto proprio all'interno del ristorante durante l'orario d'apertura: i tre si erano visti l'ultima volta un paio di giorni prima dell'incendio, appiccato quando Vanzetto si trovava in Francia per acquistare del vino.