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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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ASCOLTA AUDIO Indagine del Nas di dopo il "buco" de 5 milioni sottratti all'Ulss

CASO BOLZAN: 16 DIPENDENTI SEGNALATI ALLA CORTE DEI CONTI

Gli impiegati, per "colpa grave", non avrebbero effettuato i controlli


TREVISO -Sedici impiegati amministrativi dell'Ulss9, dal 1996 al 2007, finiscono nel mirino della Corte dei Conti di Venezia: a vario titolo non avrebbero vigilato a sufficienza per impedire a Loredana Bolzan, l'ex impiegata già condannata ad undici anni di carcere per peculato, di far sparire dalle casse dell'azienda sanitaria trevigiana ben 4 milioni di euro. In base alle indagini durate tre mesi che sono state eseguite dal nucleo Nas dei carabinieri (nella foto il comandante, Rino Benini) il danno ammonta però a 5 milioni che comprendono anche danno d'immagine e danno per il disservizio. Ora la Corte dei Conti potrebbe chiedere un risarcimento alle 16 persone ritenute responsabili del “buco” causato dalla Bolzan. Gli investigatori hanno appurato come gli impiegati che avrebbero dovuto effettuare controlli amministrativi, omettevano per “colpa grave” di eseguire le verifiche contabili consentendo così all'ex dipendente di appropriarsi di ingenti somme di denaro, originariamente destinate al pagamento delle indennità dei medici chirurghi “Specialisti Ambulatoriali Interni” ed ai rimborsi delle spese mediche sostenute dagli assistiti per cure ottenute sul territorio nazionale, inserendo - tra i destinatari degli importi - i nominativi di parenti ed amici. Ai nostri microfoni il comandante dei Nas di Treviso, Rino Benini e del direttore generale dell'Ulss9, Giorgio Roberti.

 

Le tappe del caso Bolzan:

La segnalazione alla Corte dei Conti dei 16 funzionari dell'Ulss 9 è solo l'ultimo, e in ordine di tempo, degli strascichi giudiziari dello scandalo Bolzan. La condanna a 11 anni di reclusione per peculato rimediata dall'ex dipendente dell'azienda sanitaria trevigiana, datata 14 gennaio 2011 (in pratica 2 anni dopo l'inizio dell'inchiesta scattata a Natale 2008), più che aver chiuso una vicenda sembra aver dato il via a tutta una serie di procedimenti satellite a livello penale, civile e contabile. A cominciare dalle condanne inflitte ai due coimputati Luigi Bolzan e Massimo Zanta (rispettivamente 8 e 5 anni di reclusione), per le quali si attende ancora la fissazione del processo d'appello. Al primo verdetto del tribunale di Treviso seguì quello a carico del cosiddetto “clan Bolzan”, che registrò tre assoluzioni e altre quattro sentenza di colpevolezza (4 anni e 6 mesi alla cognata Stefania Donadi, 4 anni al marito Walter Pasqualin e 3 anni ciascuno a Luigi Severin e Fausto Zorzan) per concorso in peculato. Era il primo marzo del 2012, e se dal punto di vista penale si era chiuso il primo grado di giudizio, dal punto di vista civile erano in corso diverse battaglie: da una parte l'Ulss 9 contro la Bolzan e contro la Sigma Informatica (la società che ha fornito il software usato per pagare i dipendenti con cui la funzionaria infedele ha effettuato i bonifici incriminati), dall'altra la stessa Sigma contro i vertici dell'azienda sanitaria. Al momento l'unica a essere uscita vincitrice da questa sessione di cause civili è proprio l'Ulss 9: non solo ha ottenuto il sequestro e la messa all'asta del tesoretto della Bolzan (sette appartamenti in Costa Azzurra), ma è stata giudicata innocente dall'accusa di diffamazione che le è stata mossa contro dalla Sigma (che chiedeva 5 milioni di euro di risarcimento per i danni patrimoniali e non patrimoniali per “lesione della reputazione e immagine commerciale” in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate dagli ex direttori dell'Ulss 9 Domenico Stellini e Gaetano Spampinato). Una sentenza, emessa il 27 marzo scorso, contro la quale la società informatica farà ricorso in appello. In piedi, oltre alla richiesta di danni promossa dall'azienda sanitaria proprio nei confronti della Sigma, c'è però un'altra indagine. Con l'ipotesi di reato di omessa dichiarazione dei redditi, Loredana Bolzan e il fratello Luigi risultano infatti indagati dalla magistratura trevigiana per gli “utili non dichiarati” derivanti dai bonifici che hanno svuotato le casse dell'Ulss 9.  



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