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Il rapporto presentato alla Texa di Monastier: disoccupazione verso il 7%
DALL'INIZIO DELLA CRISI, PERSI 80MILA POSTI DI LAVORO IN VENETO
Ma il 9% delle aziende ha assunto 170mila nuovi addetti
MONASTIER - Dall'inizio della crisi, nella primavera del 2008, ad oggi, in Veneto sono stati persi 80mila posti di lavoro dipendente. Il rapporto trimestrale sul mercato del lavoro in regione, presentato nella sede della Texa di Monastier, non lascia molte speranze: l'attesa di un'inversione di tendenza nel 2013, conferma Sergio Rosato, direttore di Veneto Lavoro, difficilmente si realizzerà a breve. Anzi, l'organismo sta rivendendo in negativo le proprie previsioni. La disoccupazione, attualmente al 6,7%, è destinata a superare il 7%. Dal 2009, oltre 5mila imprese sono state coinvolte in procedure di crisi: il grosso del calo occupazionale, però, si è concentrato in una ristretta cerchia di aziende: all'11% delle ditte, infatti, è riferibile la sparizione di 230mila posti di lavoro. Il 70% delle imprese, invece, non ha registrato variazioni degli organici o comunque ha subito ritocchi non significativi, mentre c'è anche un 9% che ha incrementato i propri addetti, creando 170mila nuovi profili professionali.
Ridimensionata pure l'emergenza disoccupazione giovanile: la quota di chi non ha lavoro, tra i 15 e i 24 anni d'età, in Veneto è dell'8%. Raddoppiata rispetto al 2008, ma comunque in linea con Francia (9%), Regno Unito (125) ed anche Germania (dove il 4% ufficiale è dovuto ad un particolare regime dell'apprendistato).
Ai nostri microfoni, il commento di Sergio Rosato, direttore di Veneto Lavoro.