Treviso, il colpo venerdì sera, poi la fuga verso il centro Italia
RAPINA AL CEIS DI VIALE FELISSENT ARRESTATI I DUE AUTORI DEL COLPO
In manette un 30enne di Puos d'Alpago ed un 25enne di Udine
TREVISO - Sono stati arrestati dai carabinieri gli autori della rapina messa a segno nella notte tra venerdì e sabato ai danni di un operatore del Ceis di viale Felissent a Treviso, aggredito da due ospiti del centro. A finire in manette un 25enne di Udine, Stefano Nosent ed un 30enne originario di Puos D'Alpago, Alberto Zanon. Nosent si è consegnato spontaneamente ai carabinieri di Arezzo, alle ore 22 di sabato, convinto dopo un colloquio telefonico con i militari di Treviso. Zanon aveva invece deciso di proseguire la fuga ed è stato rintracciato nelle campagne di San Giovanni Valdarno domenica mattina, poco dopo le 10: il 30enne era in stato confusionale ed aveva assunto buona parte delle dosi di metadone che erano sparoiti dal centro Ceis di Treviso. Per questo motivo l'uomo si trova attualmente ricoverato presso l'ospedale di Arezzo, in osservazione e piantonato in attesa di essere portato in cella. Per entrambi l'accusa è di rapina ma potrebbe scattare nei loro confronti anche l'aggravante del sequestro di persona. La rapina era avvenuta verso la mezzanotte, tra venerdì e sabato. I due, tossicodipendenti e pregiudicati, avevano teso un agguato ad uno degli operatori del centro, un 40enne di Montebelluna, con la scusa di chiedergli un analgesico per il mal di denti. L'uomo, minacciato con un coltello, è stato legato con le corde di alcuni accappatoi e imbavagliato con un canovaccio. Stefano Nosent e Alberto Zanon hanno derubato l'uomo del suo bancomat ma anche di cellulare, chiavi dell'auto e poi sono fuggiti con 12 confezioni di metadone ed una tv. L'operatore riuscirà a liberarsi e a dare l'allarme solo sei ore dopo la rapina quando i due banditi erano già lontani, diretti verso la Toscana, a bordo della sua Polo. La loro folle fuga è terminata tra sabato e domenica.