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MESTRINARO, LAVORATORI ALLA UIL PRETENDONO LA CIGS
A Zero Branco continua il sit-in organizzato dalla Filca-Cisl
TREVISO - Atmosfera incandescente durante la conferenza stampa alla sede sindacale della Uil Provinciale di Treviso per parlare del caso Mestrinaro. Alcuni dipendenti dell’azienda di Zero Branco hanno contestato alla dirigenza sindacale Fenael - Uil, presenti in sala il segretario regionale Valerio Franceschini e provinciale Celso Bortolotto, di aver tenuto buoni i lavoratori facendo il bene dell’azienda.
“Non ci sono prospettive! Le macchine sono sequestrate, gli immobili sono sequestrati, cosa facciamo? Tagliamo l’erba del giardino. Senza essere stipendiati!!”
Sono quattro mesi che i dipendenti dell’azienda che ha sede a Sant’Alberto non ricevono più stipendio, in pratica da quando 10 ettari dell'area della Mestrinaro e 5900 tonnellate di inerti erano stati posti sotto sequestro dalla magistratura in merito a un'inchiesta condotta dal Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri che avrebbe scoperto che tra quel materiale ci sarebbero stati anche rifiuti pericolosi, forse di provenienza ospedaliera. Accuse a cui il segretario regionale Franceschini ha risposto dicendo di aver voluto vagliare tutte le strade per capire se ci fosse stata qualche potenzialità in azienda. Il ricorso alla cassa integrazione è una soluzione già individuata a gennaio ed oggi va applicata.
Intanto lunedi 15 luglio in Tribunale a Treviso ci sarà la trattazione di una richiesta di ingiunzione per una fornitura non saldata da parte dell’azenda.
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