Treviso, un 30enne romeno si presenta alla polfer di Mestre: "Ero con lui"
ERA SCAPPATO DOPO AVER DATO L'ALLARME: "ERO SOTTO CHOC"
Si chiude il giallo sulla morte del 50enne Renzo Gobbo
TREVISO - Si è presentato alla polizia ferroviaria di Venezia, ieri a mezzanotte, l'uomo che domenica aveva dato l'allarme dopo l'improvviso malore che aveva colto l'immobiliarista 50enne Renzo Gobbo, in seguito morto nella sua abitazione di via Piave. Si tratta di un ragazzo romeno di 30 anni, residente a Mestre: lo straniero ha scoperto che i carabinieri di Treviso lo stavano cercando dopo aver letto un articolo su web che parlava di quanto era accaduto. Il giovane, nella notte, è stato subito portato a Treviso presso il comando provinciale di via Cornarotta per essere sentito: il 30enne, interpellato dagli investigatori, ha raccontato la sua versione dei fatti che collima peraltro con quanto già era stato rilevato dai carabinieri nel pomeriggio di domenica. Lo straniero sarà risentito dalla Procura e poi l'inchiesta riguardante la tragedia si chiuderà definitivamente: non verrà eseguita infatti l'autopsia sul corpo senza vita del 50enne e già nelle prossime ore sarà fissata la data dei funerali. Renzo Gobbo e il 30enne si erano conosciuti sul social network Badoo, erano amici e da qualche tempo si frequentavano. Domenica la tragedia si è materializzata dopo che i due avevano pranzato insieme a casa dell'immobiliarista: lo straniero, senza telefonino al seguito, ha cercato di dare l'allarme chiedendo ad un altro residente di poter utilizzare il suo telefono cellulare che era però scarico. Il giovane si è precipitato per strada ed ha chiesto aiuto ad un passante che ha immediatamente contattato il 118. Il 30enne si è poi subito dileguato. Perchè? “Ero sotto choc, mi sono fatto prendere dal panico”: ha spiegato il romeno.