Acquisiti i verbali di sommarie informazioni della vittima, una connazionale di 20 anni
PICCHIA E SFRUTTA UNA LUCCIOLA: IN AULA UN 32ENNE ALBANESE
Alla sbarra Edmond Bibaj, accusato di sfruttamento della prostituzione
TREVISO – (gp) I giudici del tribunale di Treviso pronunceranno a ottobre la sentenza del processo a carico di Edmond Bibaj, 32enne albanese al momento irreperibile finito alla sbarra per sfruttamento della prostituzione. Nel frattempo la corte ha acquisito i quattro verbali di sommarie informazioni resi agli agenti della squadra mobile di Treviso e agli inquirenti dalla vittima, una lucciola di appena 20 anni sua connazionale. Verbali che di fatto inchioderebbero alle proprie responsabilità l'imputato, che a questo punto rischia una condanna superiore ai quattro anni di reclusione. Stando alle accuse l'uomo, difeso dall'avvocato Salvatore Cianciafara, per oltre un anno avrebbe costretto la giovane squillo a vendere il proprio corpo lungo il Terraglio, poi a Caorle nel periodo estivo e infine l'avrebbe addirittura portata a Roma avendo un parco clienti più ampio e dunque essendo la sua attività molto più remunerativa. Con botte e insulti infatti il 32enne, secondo quanto sostenuto dalla Procura sulla base proprio delle dichiarazioni della vittima, avrebbe in pratica gestito gli affari della giovane e si sarebbe sistematicamente trattenuto il denaro derivante dalle prestazioni sessuali. A liberare la squillo da quella situazione era stata la Squadra Mobile di Treviso che, nel corso di un controllo, identificò la 20enne la quale, spinta dagli agenti, confessò tutte le violenze subite.