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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Conegliano, "Ancora più difficili gli sforzi di noi imprenditori per affermarci all’estero"

PAOLO POLEGATO: "ESTERNAZIONI CONTRO KYENGE CI DANNEGGIANO"

Il titolare di Astoria vini si scaglia contro Roberto Calderoli


CONEGLIANO - “Le recenti polemiche che coinvolgono il Ministro per l’integrazione Kyenge e alcuni esponenti leghisti non sono solo indegne di un paese civile, ma danneggiano il nostro commercio con i paesi africani, che sono sempre più importanti.” E’ l’allarme lanciato da Paolo Polegato, titolare di Astoria Vini (al centro, nella foto comparsa sul sito internet dell'azienda, con il ministro Kyenge), tra i maggiori produttori ed esportatori di Prosecco DOCG del trevigiano. Un prodotto che sta conquistando non solo Asia e America, ma anche le grandi città dell’Africa. “Quello che i nostri politici non considerano è che noi imprenditori italiani trattiamo quotidianamente con persone di altre etnie, sono partner commerciali fondamentali. Paesi come Nigeria, Costa d’Avorio e Angola sono in netta crescita, hanno una nuova classe media che guarda all’Italia e ai suoi prodotti con ammirazione. Ad oggi l’Africa rappresenta il 10% del nostro export, oltre un milione di euro l’anno (solo nei primi mesi del 2013 siamo già a 450mila euro) realizzato nelle grandi città di Kenya, Mauritius, Costa D’Avorio, Congo, Nigeria, Benin, Togo e Sud Africa. Sottovalutare questi mercati in base a vecchi stereotipi è molto grave, basti pensare che la piccola isola di Reunion, ad est del Madagascar, con solo un milione e mezzo di abitanti, è il nostro quarto paese di riferimento per esportazioni, abbiamo spedito 15 container nell’ultimo anno. “Tutte queste esternazioni danneggiano la reputazione degli italiani in questa parte di mondo e rendono ancora più difficili gli sforzi di noi imprenditori per affermarci all’estero. Non sono solo gravissime dal punto di vista umano, sono anche miopi dal punto di vista commerciale: i nostri amministratori prima di parlare dovrebbero valutare questi aspetti, invece di perdersi nei loro giochi politici.”

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