Treviso, diceva impaurito all'amante 16enne: "Forse la polizia ci sta seguendo"
AVEVA TENTATO DI ADESCARE ANCHE UNA 20ENNE, RESPINTO
Gianni Toffolon, 70 anni, è ai domiciliari per induzione alla prostituzione
TREVISO - Gianni Toffolon, l'ex impiegato 70enne di San Zeno arrestato dalla squadra mobile di Treviso per induzione alla prostituzione minorile, aveva già cercato di adescare almeno altre tre ragazze. E' questo quanto emerge dalle indagini che la polizia ha svolto da gennaio a giugno nei confronti dell'anziano. L'uomo avrebbe in particolare tentato di approciare una 20enne: la ragazza era a piedi e lui le offrì un passaggio a bordo della sua Fiat Punto. All'interno del veicolo il 70enne offrì esplicitamente del denaro alla giovane per avere con lei dei rapporti sessuali in un locale di cui aveva la disponibilità. La 20enne trevigiana rispose però picche all'offerta dell'uomo. Altre due giovani che l'anziano aveva tentato di avvicinare risposero subito per le rime a quell'offerta di “passaggio in auto” che il 70enne aveva esplicitato. Ma è il rapporto con una giovanissima straniera di 16 anni che è costato l'arresto a Gianni Toffolon. L'uomo offriva alla ragazzina ricariche telefoniche, vestiti, generi alimentari e altro in cambio di rapporti sessuali. Gli incontri avvenivano solitamente nel pomeriggio, in alcune strade isolate tra Treviso e Preganziol. Il 70enne, emerge dalle indagini e dalle intercettazioni ambientali effettuate dagli investigatori, era preoccupatissimo di essere scoperto dalle forze dell'ordine e proprio per questo motivo cercava di prendere tutte le precauzioni possibili per non essere notato. “La polizia forse ci sta seguendo”: ripeteva spesso alla sua giovanissima amante. Aveva ragione.