Giavera, prima di colpire a pistolettate il padre la giovane avrebbe tentato il suicidio
"NON VOLEVO AMMAZZARE MIO PAPÀ, NON VOGLIO PARLARE"
Convalidato l'arresto della 17enne, stamani l'incontro con la madre
GIAVERA DEL MONTELLO - “Non volevo ammazzare mio papà, non me la sento di parlare”. Poche parole prima di avvalersi della facoltà di non rispondere e di scoppiare in lacrime di fronte al giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minori di Venezia che ne ha convalidato l'arresto per tentato omicidio. La 17enne che nel tardo pomeriggio di mercoledì a Cusignana ha sparato tre colpi all'indirizzo del padre, un imprenditore 76enne, andrà in carcere: attualmente si trova ancora presso il minorile di Santa Bona ma nelle prossime ore sarà designata una struttura più idonea per la detenzione. Intanto dalle indagini, ascoltate le testimonianze della madre e dei parenti più stretti, emerge un dato inquietante: la ragazzina potrebbe aver tentato, prima di prendere a pistolettate il genitore, di togliersi la vita con quella stessa arma. Presente all'udienza di convalida dell'arresto anche la madre della 16enne che ha potuto vedere e parlare con la ragazza per qualche minuto. La donna è tornata in Italia nel pomeriggio di giovedì ed ha fatto visita prima al marito, ricoverato al Ca' Foncello e ormai fuori pericolo, e poi il legale difensore della figlia, l'avvocato Massimo Montino.