Conegliano, mercoledì sera ha ferito gravemente, a colpi d'ascia, l'ex moglie
BRUTALE AGGRESSIONE, È CACCIA ALL'UOMO
Stefano Rizzo, impiegato Tlc di 54 anni, avvistato stamani alle 8.15
CONEGLIANO - Dopo aver torturato e ferito a colpi d'ascia l'ex moglie, Giannangela Gigliotti (nella foto), la 54enne dipendente amministrativa dell'Ulss7, aggredita nel suo appartamento di Parè di Conegliano mercoledì sera, è come sparito nel nulla. Continua la caccia all'uomo da parte dei carabinieri, impegnati nelle ricerche di Stefano Rizzo, 54enne di Mareno di Piave, impiegato commerciale di Asco Tlc. L'uomo è in fuga da quasi 48 ore ed i militari stanno letteralmente passando al setaccio tutta la zona della Sinistra Piave. Sparito lui e pure la sua auto, un'utilitaria Fiat bianca che era stata vista fuggire dai alcuni residenti dalla palazzina di via Vecchia Trevigiana, teatro dell'aggressione ai danni dell'ex moglie. Il mezzo però sarebbe stato visto transitare attraverso il casello di San Vendemiano alle 8.15 del mattino: una segnalazione che è giunta ai carabinieri ed è ora tutta da verificare. Rizzo, prima di recarsi a casa della donna, aveva abbandonato a casa il telefono cellulare e lasciato un biglietto all'attuale convivente che qualche mese fa lo ha reso padre di un figlio. “Vado ad uccidere mia moglie e poi buttate le mie ceneri nel Piave”: questo il testo del biglietto, a dir poco raggelante che potrebbe rivelare un piano suicida del 54enne. A motivare lo scontro tra i due ex coniugi sarebbero stati motivi economici: gli alimenti che l'uomo versava alla donna e che lui avrebbe voluto ridurre. Le condizioni di Giannangela Gigliotti restano per ora stabili ma sempre molto gravi a causa delle ferite riportate al collo, alle braccia, alla schiena e alle mani. L'ex marito le aveva infatti reciso a colpi di mannaia ben tre dita rischiando di farla morire per dissanguamento.