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Ennesimo trimestre nero secondo l'Osservatorio sui consumi dell'Ascom
UN TERZO DEI COMMERCIANTI VEDE IL RISCHIO CHIUSURA
Per quasi uno su due il calo è definitivo: non si tornerà mai come prima
TREVISO - Ennesimo trimestre a tinte fosche per commercio, turismo e terziario della Marca. Anche a giugno, come ormai da due anni a questa parte, l'Osservatorio sui consumi ed i consumatori dell'Unascom Confcommercio di Treviso valori negativi in aumento in tutti i principali indicatori: merci vendute, fatturato, liquidità aziendale. Tanto che un terzo degli imprenditori del settore vede sempre più reale il rischio di essere costretto a chiudere l'attività. Per molti attendere una ripresa è ormai illusorio: poco meno di un operatore su due, infatti, è convinto che il calo dei consumi sia strutturale e non sia possibile un ritorno, neppure nel medio periodo, ai livelli pre-crisi, ma, al contrario, occorra adattarsi a nuovi modelli di spesa, come spiega il sociologo Vittorio Filippi, curatore della rilevazione.
Il settore più colpito è, ancora una volta, l'immobiliare, legato strettamente all'edilizia in crisi, ma pure l'alimentare, fino al recente passato immune, sta dando segni di contrazione. Compresa la grande distribuzione e con la sola eccezione dei discount. Il comparto meno in sofferenza, invece, è quello dei servizi avanzati alle imprese, con alto tasso di innovazione e competenza specifica. Per Guido Pomini, presidente provinciale della Confcommercio, finchè non verranno attuate riforme sostanziali, non si potrà sperare di frenare il crollo dei consumi e le difficoltà, “al limite della sopravvivenza” del settore.