Bruno Magri otterrà comunque uno sconto di pena in virtù del rito abbreviato
DELITTO DI VIA GHIRADA: IL GIP HA NEGATO LA PERIZIA PSICHIATRICA
Lo studente di 21 anni è accusato di omicidio volontario aggravato
TREVISO – (gp) Niente perizia psichiatrica per Bruno Magri. Dopo aver ottenuto lo sconto di pena per l'ammissione al rito abbreviato, lo studente di 21 anni che il 17 gennaio scorso ha ucciso a coltellate il padre Roberto nel loro appartamento di via Ghirada si è visto rigettare dal gip la richiesta di essere giudicato con rito abbreviato condizionato appunto dalla perizia psichiatrica. La difesa, rappresentata dall'avvocato Umberto Pauro, ha comunque inserito negli atti del processo una consulenza di parte sullo stato psicofisico dell'imputato al momento dei fatti. Bruno Magri, che grazie allo sconto di un terzo della pena eviterà di certo l'ergastolo, comparirà di fronte al gup Angelo Mascolo il 7 novembre. Diversi gli scenari possibili, tutti legati al riconoscimento o meno delle attenuanti generiche plus valenti o equivalenti alle aggravanti. Certo è che la posizione processuale del ragazzo si era aggravata rispetto alle iniziali ipotesi degli inquirenti: analizzati gli esiti della perizia del professor Massimo Montisci che aveva effettuato l'autopsia sul corpo dell'ex manager di 55 anni, la Procura ha infatti deciso di sostenere in giudizio come Bruno Magri abbia infierito sul padre contestandogli, oltre al vincolo di famiglia, anche l'aggravante della crudeltà e delle sevizie. Nessun elemento in mano agli investigatori può invece ipotizzare che il delitto fosse premeditato, possibilità presa in esame ma subito decaduta in virtù delle dichiarazioni del giovane che aveva riferito di aver reagito a una provocazione. Circostanza quanto meno verosimile in base agli accertamenti disposti dal pm Valeria Sanzari, titolare delle indagini. Quegli stessi accertamenti che però, secondo l'accusa, metterebbero in evidenza come Bruno Magri avrebbe infierito sul padre, colpito 26 volte con soluzione di continuità: la vittima infatti avrebbe riportato non solo ferite da taglio ed ecchimosi dovute alla colluttazione, ma anche una serie di fratture che potrebbero essere compatibili con una caduta dalle scale dell'appartamento provocata da una spinta del figlio, il quale avrebbe poi continuato a colpire il padre.