Concluso lo studio dell'Ulss 7 su 400 residenti nell'area viticola
FITOFARMACI SUI VIGNETI DEL PROSECCO, INNOCUI PER LA SALUTE
Livelli assenti o identici a chi vive nelle grandi cittÃ
PIEVE DI SOLIGO - I trattamenti fitosanitari nei vigneti del Prosecco non stanno avendo un'incidenza particolare sull'organismo dei residenti della zona. E' quello che emerge da biomonitoraggio condotto nei mesi scorsi dall'Ulss 7 di Pieve di Soligo.
Sono stati esaminati i livelli urinari di etilentiourea, indicatore dell’assorbimento dei ditiocarbammati, una delle sostanze più comunemente usate per evitare la formazione di funghi sulle viti. Lo studi ha riguardato quasi 400 individui, 260 dei quali adulti e 126 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. In oltre la metà (circa il 53%) dei soggetti esaminati i valori erano così bassi da non essere rilevabili in laboratorio. Nella restante quota, i livelli rilevati erano complessivamente sovrapponibili a quelli evidenziati, da studi effettuati in passato, su soggetti residenti in alcune grandi città italiane (nelle quali non ci sono, ovviamente, vigneti vicini alle abitazioni). Non sono emerse significative differenze, nelle analisi, nè in rapporto al comune di residenza né, per i bambini, alla frequenza di asili situati in Comuni con maggior densità di vigneti. "I risultati dello studio, che attesta livelli di assorbimento dei residenti nell’area del prosecco DOCG sovrapponibili a quelli registrati, in passato, nella popolazione generale - commenta il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Sandro Cinquetti - rappresentano un ulteriore elemento di concretezza nel dibattito relativo ai possibili effetti sulla salute dei fitofarmaci usati nella viticoltura”.
Ai nostri microfoni il commento del presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Docg, Innocente Nardi.