Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 

Depositati i risultati dell'esame tossicologico: aveva assunto ketamina

GIALLO IN RESTERA: MARCO VIDALI PRESENTA UNA FERITA ALLA TESTA

Confermata la morte per annegamento, ma l'indagine continua


TREVISO – (gp) Nuovo sviluppo nell'inchiesta sulla morte di Marco Vidali, il 22enne di Casale sul Sile annegato in Restera la notte tra il 19 e il 20 maggio scorso e ritrovato cadavere dopo due giorni di ricerche. Ad aggiungere un nuovo alone di mistero, a tre mesi dalla tragica scomparsa, è la relazione finale dell'anatomopatologo trevigiano Alberto Furlanetto che ha depositato i risultati degli esami tossicologici effettuati sul corpo del giovane. Se da un lato viene confermata l'ipotesi iniziale, ovvero che Marco Vidali è deceduto per annegamento e non per un malore dopo aver assunto ketamina, dall'altro si evidenzia come il 22enne avesse una profonda ferita lacero-contusa alla testa. Ferita che lo stesso professore sostiene possa essere compatibile con una caduta lungo l'argine del Sile o con l'impatto sul fondo del fiume ma non con un colpo portato con un corpo contundente. Si tratta però di un elemento che potrebbe spingere la magistratura ad andare più a fondo, visto che la dinamica di quello che è sempre stato definito un incidente potrebbe non essere più così chiara. Non è escluso infatti che i due coetanei della vittima, con cui Vidali ha trascorso l'ultima serata della sua vita, possano venire risentiti dagli inquirenti in quanto unici “testimoni”. Quando vennero interrogati dal magistrato, dissero di essersi svegliati quel lunedì mattina e di non aver più visto il loro amico, dando poi l'allarme. Al vaglio della magistratura, oltre alla loro, si aggiunge poi la posizione di un terzo ragazzo che avrebbe ceduto al trio la ketamina: l'ipotesi accusatoria che potrebbe profilarsi (morte in conseguenza di altro reato) è la stessa per tutti e tre i giovani.