Due lontane cugine siciliane di un89enne trevigiana avevano impugnato l'atto
TESTAMENTO FALSO: L'EREDITÀ DA UN MILIONE VA AI LEGITTIMI EREDI
La defunta lasciò i beni ad associazioni di volontariato e di assistenza
TREVISO - Prima di morire avrebbe lasciato in eredità il suo patrimonio alla parrocchia di San Bartolomeo e ad alcune importanti associazioni di assistenza e volontariato. Ma il testamento di un'anziana deceduta nel 2009 nella casa di riposo Menegazzi è stato dichiarato nullo dal tribunale di Treviso e gli averi dell'89enne sono andati tutti a due lontane cugine siciliane, che avevano impugnato l'atto e avviato una causa civile. Il giudice ha stabilito che la firma posta sul testamento datato 10 gennaio 2008 era falsa, o meglio che nome e cognome sono stati ricalcati dal testo. In più il ctu nella sua consulenza afferma addirittura che il testo sarebbe stato redatto da una mano differente da quella della defunta. Insomma il testamento era falso. E se la causa civile ora si è chiusa a favore delle due cugine siciliane (a cui vanno un appartamento in via Bertolini, titoli obbligazionari e fondi comuni di investimento per un patrimonio complessivo di un milione di euro), potrebbe invece aprirsi un'indagine per capire chi abbia manomesso quel documento. C'è da sottolineare che i beneficiari iniziali non avevano ancora incassato nulla. Parrocchia di San Bartolomeo, Lega Antitumori e Advar, tutti rappresentati dall'avvocato Enrico Villanova, avevano da subito fatto un passo indietro dicendosi disponibilissimi a rinunciare alla loro quota di patrimonio in favore dei legittimi eredi.