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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Le conseguenze dell'emigrazione italiana nelle miniere belghe

IL LIBRO: I DUE VOLTI DELLA MORTE NERA. MORIRE DI CARBONE IN BELGIO

L'intervista all'autore, il giornalista Walter Basso


TREVISO - (ag) Il sacrificio dei tanti italiani che nel secondo dopoguerra emigrarono in Belgio, ignari del lavoro che li attendeva, viene raccontato dal giornalista Walter Basso nel volume “I due volti della morte nera. Morire di carbone in Belgio”, edizione ScantaBauchi Centro di Cultura Veneta. L'autore prende a prestito il termine con cui storicamente è stato definito il flagello della peste, per alludere ora alle conseguenze del lavoro nel profondo delle miniere belghe che chiamo' tra le proprie fila 50mila giovani italiani inviati dall'Italia forte di un accordo bilaterale tra le due nazioni che barattava forza lavoro a basso costo con rifornimenti di energia, ossia carbone. Inizia come un diario di famiglia il racconto di Walter Basso, che scrive per ricordare l'esperienza e il sacrificio dello zio e del padre, entrambi, in modo diverso, vittime della miniera. Miniera, come evidenzia l'autore, con una “doppia personalità omicida: una quella violenta che tra i tanti uomini, ha ucciso anche mio zio sepolto vivo a soli trentatre anni, l'altra è quella paziente che ha ammazzato decine di migliaia di minatori, tra i quali mio padre soffocato dalla silicosi in ospedale dopo anni di sofferenze.”. Il libro da vita ai ricordi ma cerca anche quelli degli altri, individuali e collettivi, che compaiono sotto forma di testimonianze o di documenti e articoli di giornali dell'epoca.

Se, come rivela ai nostri microfoni, la ricerca di Basso risponde a un bisogno intimo, di capire in profondità il dramma che ha segnato la sua famiglia, quello che offre al lettore è un volume importante per comprendere un'epoca e la sofferenza di molti uomini e delle loro famiglie la cui memoria tende a essere sotterrata.