I dati del dossier su crisi e immigrazione di Anolf, Caritas e coop Servire
IN CALO LA POPOLAZIONE TREVIGIANA: IN UN ANNO QUASI 2000 RESIDENTI IN MENO
Cresce la domanda di lavoro femminile nel settore domestico
TREVISO - (ag) Per la prima volta in almeno trent'anni, la popolazione della provincia trevigiana, comprensiva della componente italiana e straniera, sarebbe in calo. Secondo il dossier presentato oggi da Anolf, Caritas e Cooperativa Servire sull'immigrazione nella Marca a cinque anni dall'inizio della crisi, sarebbero quasi 2000 in meno le persone residenti nel territorio della Marca. Una diminuzione che, stando ai dati, sarebbe tutta italiana, visto che il numero di residenti stranieri, ad oggi 105.323, sarebbe cresciuto di 323 persone rispetto al 2011. Da una parte sempre più italiani se ne vanno da Treviso, dall'altra il complessivo invecchiamento della popolazione. Quello che è certo, infatti, è che la crisi si riflette pesantemente sul tasso di natalità: il saldo demografico, ossia la differenza tra nati e morti, per gli italiani sarebbe negativo dal primo anno di crisi e negli ultimi due anni starebbe precipitando (+228 nel 2007, -144 nel 2008 e -1109 nel 2012). Al contrario è ancora positivo il saldo demografico degli stranieri che al 2010 superava le 2000 nascite, per subire un lieve calo negli ultimi due anni: +1886 nel 2012.
Per quanto riguarda la situazione occupazionale, nel 2012 si sono persi circa 18mila posti di lavoro: 14mila tra gli italiani e 4mila tra gli stranieri. Di fronte a una complessiva riduzione della domanda di lavoro, soprattutto nel comparto industriale, dell'edilizia e metalmeccanico, cresce la domanda di lavoro femminile soprattutto per quanto riguarda il settore della cura e dell'assistenza alla persona. Che fa si che la presenza femminile di stranieri nella Marca superino, anche se di poco, (50,2%) quella maschile.