VIDEOSERVIZIO Già individuate tre possibili sedi, bando entro tre settimane
CASA COMUNE DELLE ASSOCIAZIONI OGGI VERTICE IN MUNICIPIO
Manildo: "Al tavolo anche Ztl, ma solo se lasciano l'ex Telecom"
TREVISO - Il Comune accelera i tempi sulla creazione di una “casa” per le associazioni giovanili trevigiane. Oggi è in programma il primo incontro con i rappresentanti di alcuni gruppi ed associazioni ed entro due o tre settimane verrà redatto il bando per l'assegnazione: sono già stati individuati alcuni immobili, di proprietà dell'amministrazione comunale, adatti alla bisogna. Alla riunione sono stati invitati anche gli attivisti del collettivo Ztl. Ma solo ad una condizione precisa, sottolinea il sindaco Giovanni Manildo: che pongano fine all'occupazione dell'ex Telecom. La riunioni serviranno per calibrare il bando nel modo più aderente possibile alle esigenze e ai progetti dei futuri utilizzatori e anche per valutare la disponibilità da parte delle associazioni stesse a contribuire economicamente, dal momento che alcuni degli edifici necessitano di lavori per essere agibili. Alla prima seduta parteciperanno Stefano Pelloni, consigliere comunale delegato alle Politiche giovanili, Roberta Galloni e Marco Zabai, della Rete degli studenti, ed altri due consiglieri comunali, Simone Battig e Said Chaibi, il primo in rappresentanza di sei associazioni attive nell'ambito culturale e creativo, il secondo a nome di altri gruppi, tra cui l'Anpi. In seguito potranno aggiungersi anche esponenti di altre organizzazioni.
I ragazzi di Ztl rimarcano di essere pronti a costituirsi in associazione, come richiesto, ma ribadiscono anche di voler rimanere nell'ex Telecom almeno fino alla conclusione del festival promosso in questi giorni. Questa sera è in programma un'assemblea pubblica: i rappresentanti cittadini di Forza Nuova, dopo aver annunciato la volontà di partecipare al confronto, hanno comunicato di aver rinunciato all'idea.
Dalla Prefettura, dopo il vertice con enti locali e forze dell'ordine, tuttavia, spiegano che, pur continuando a cercare una soluzione pacifica, la situazione di illegalità non sarà tollerata a lungo e lo sgombero è inevitabile. Come sottolinea il viceprefetto vicario Pietro Signoriello.
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