Sotto accusa per omicidio colposo il 63enne centrato dall'auto di Arianna Menegatti
CONTROMANO SUL PASSANTE: LA PROCURA FA SCATTARE L'INCHIESTA
La 37enne di Comacchio aveva percorso contromano 23 chilometri
PREGANZIOL – (gp) Dopo aver rischiato la vita in seguito allo scontro con la Fiat Panda rossa che viaggiava contromano lungo il Passante di Mestre, condotta dalla Arianna Menegatti, 37enne originaria di Ravenna ma residente a Comacchio deceduta sul colpo, il 63enne di Mansuè Tiziano Pasquali si ritrova iscritto nel registro degli indagati. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo anche se, come sottolineato dalla Procura di Treviso che ha aperto un fascicolo sull'incidente, si tratta di un mero atto dovuto a stessa tutela dell'uomo. In altre parole una procedura necessaria per permettere il sequestro dei mezzi coinvolti nello schianto, per poter disporre gli accertamenti del caso e per chiarire l'esatta dinamica del sinistro e le eventuali responsabilità. Quelle a carico del 63enne sembrano in realtà nulle, visto che non avrebbe potuto in alcun modo evitare lo schianto, e pre questo la sua posizione, con ogni probabilità, si chiuderà con un'archiviazione. Di certo c'è che sul tavolo del pm verranno depositati, oltre ai risultati dei rilievi, anche i video che hanno immortalato gli ultimi istanti di vita della 37enne. La Panda era entrata in autostrada dal casello di Meolo-Roncade e aveva percorso, contromano, circa 23 km fino allo schianto mortale, al km 394+600 del Passante. Nel frattempo erano state decine le telefonate allarmate giunte ai centralini del 113 degli automobilisti che avevano incrociato la folle corsa della donna. Una testimonianza importante sarà proprio quella del diretto interessato, che una volta superato lo choc, verrà probabilmente ascoltato dagli inquirenti.
(Foto da La Nuova Venezia)