Vedelago, banda composta da quattro malviventi, cercavano la cassaforte
TERRORE A VEDELAGO: CONIUGI IN BALIA DEI BANDITI PER UN'ORA
Nel mirino la villetta di Giuseppe Bresolin, 77 anni, e della moglie
VEDELAGO - Un'ora, interminabile, in balia di una banda formata da quattro, forse cinque rapinatori senza scrupoli, travisati con dei cappucci e armati da cacciaviti. Erano a caccia di una cassaforte che non sono riusciti a trovare; riusciranno a fuggire con un bottino misero di 200 euro, qualche monile in oro ed un orologio di valore. A vivere questo vero e proprio incubo due anziani coniugi di Vedelago, residenti in una villetta di via Vicenza: Giuseppe Bresolin, 77 anni, titolare dell'omonima autofficina e del distributore Eni di Vedelago, e la moglie Annamaria Bonin. Un colpo studiato nei minimi dettagli quello tentato dalla banda di malviventi, quasi certamente originari dall'Europa dell'est: hanno atteso, in agguato, il ritorno a casa di Giuseppe Bresolin e poi sono entrati in azione. Erano da poco passate le 19.30. L'anziano, bloccato dai banditi sull'uscio della sua abitazione, è stato spinto in casa, malmenato e legato. La moglie, sotto choc, è stata invece fatta stendere sul pavimento. Neutralizzati i padroni di casa la banda ha avuto gioco facile a cercare il bottino: per quasi un'ora i malviventi hanno messo a soqquadro la casa, cercato ovunque una cassaforte che però non sono riusciti a trovare. La banda è poi fuggita a bordo di un'auto di grossa cilindrata. Ad allertare i carabinieri di quanto era successo è stata Annamaria Bonin. Le ricerche dei militari non hanno però dato esito.