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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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"Rovina le viti e genera concorrenza sleale tra i produttori"

"STOP ALLA RACCOLTA A MACCHINA DEL PROSECCO DOCG"

Giorgio Polegato, patron di Astoria: "Inserire la norma nel disciplinare"


CONEGLIANO - Un cambiamento nel disciplinare del Prosecco DOCG, che obblighi alla raccolta delle uve a mano. A chiederlo è Giorgio Polegato, titolare dell’Astoria Vini di Refrontolo, e con lui tutta una serie di produttori che risultano penalizzati dal crescente utilizzo della vendemmia a macchina. Sono in aumento infatti i produttori di Prosecco che scelgono la vendemmia automatizzata, laddove il territorio è abbastanza pianeggiante da consentirlo.

Astoria è il primo vinificatore privato della DOCG, con oltre 30 mila quintali di uve raccolti ogni anno nei 40 ettari della Tenuta Val de Brun e da 90 conferitori. “Noi chiediamo ai nostri conferitori di mantenere la vendemmia a mano – dichiara Giorgio Polegato – perché preserva la qualità delle uve, ma è evidente che in questo modo hanno costi di manodopera e tempi decisamente superiori a chi raccoglie a macchina, soprattutto se hanno le “rive”.

Per questo è necessaria una presa di posizione decisa da parte del Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e degli imbottigliatori, per cambiare il disciplinare e rendere obbligatoria la raccolta a mano, come avviene per altri illustri spumanti, in primis lo Champagne e la Franciacorta. È una soluzione che certamente non piacerà a tutti, ma garantirebbe una raccolta più sana delle uve del Prosecco DOCG ed eviterebbe disparità dei costi tra i produttori di collina e quelli della parte più pianeggiante.

C’è anche una considerazione di lungo periodo: la raccolta a macchina impoverisce il territorio perché va a discapito della salute e della longevità delle piante, la cui vita viene addirittura dimezzata passando da 30 a 15 anni di media".