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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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La Corte d'Assise d'Appello di Venezia ha confermato la sentenza di primo grado

NESSUNO SCONTO ALLA "MANTIDE": DICIOTTO ANNI A LAURA DE NARDO

LA 62enne è stata la mandante dell'omicidio del marito Eliseo David


CONEGLIANO – (gp) Laura De Nardo è la mandante dell'omicidio di Eliseo David. Anche la Corte d'Assise d'Appello di Venezia, non cambiando di una virgola la sentenza di primo grado, ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione per la 62enne moglie della vittima, il pensionato di 72 anni narcotizzato e soffocato nella sua casa di via delle Acacie a Campolongo di Conegliano la notte tra il 15 e il 16 settembre del 2010. Dopo che la scorsa settimana erano stati depositati i risultati della perizia psichiatrica effettuata dai professori Ivan Galliani e Fabrizio Rasi, rispettivamente medico legale e neurologo presso l'Università di Bologna, secondo cui la donna era capace di intendere e di volere al momento del fatto e attualmente non è dichiarabile inferma o seminferma di mente, l'esito del processo d'appello era tutt'altro che scontato. Il procuratore generale aveva infatti chiesto una condanna a 30 anni di reclusione. I legali della “mantide”, gli avvocati Maurizio Paniz e Rosa Parenti, puntavano comunque al riconoscimento della seminfermità o quanto meno alla prevalenza delle attenuanti generiche rispetto alle aggravanti contestate, anche a fronte del risarcimento del danno già elargito ai parenti della vittima. I legali attenderanno il deposito delle motivazioni prima di decidere se ricorrere o meno in Cassazione.