Rinviato a giudizio per omicidio colposo Roberto Schiavon, 29enne di Carbonera
SCHIANTO A PREGANZIOL: IN AULA PER LA MORTE DI AMEDEO VIVIANI
La vittima, triestina di nascita, era uno dei più affermati raider italiani
CARBONERA – (gp) Rinviato a giudizio per omicidio colposo per la morte di Amedeo Viviani, il 27enne rider triestino che viaggiava accanto a lui nella Ford Fiesta uscita di strada lungo il Terraglio a Preganziol all'alba del 24 giugno 2012. Questo quanto stabilito dal gup Gioacchino Termini nei confronti di Roberto Schiavon, il 29enne di Carbonera che quel giorno si trovava alla guida dell'auto finita contro il ponticello d'ingresso in cemento di una villa al civico 287, un chilometro fuori dell'abitato di Preganziol, poco distante dal centro congressi Crystal e dall'incrocio con via Baratta Nuova. Uno schianto tremendo che non lasciò scampo ad Amedeo Viviani, deceduto sul colpo.Triestino di nascita, il 27enne da alcuni anni risiedeva a Treviso, dove aveva frequentato il corso di laurea in design industriale e dove lavorava come grafico, con esperienze anche nel gruppo Benetton. Durante l'inverno, però, molto tempo era dedicato alla sua passione: maestro di snowboard, era uno degli atleti italiani di punta nella specialità freestyle (salti ed evoluzioni sulle rampe). Nel sinistro anche Roberto Schiavon aveva riportato gravi traumi, ma fu salvato dal tempestivo intervento del Suem 118 e dalle successive cure dei medici del Ca' Foncello dopo il ricovero. A causare lo schianto con ogni probabilità un colpo di sonno del 27enne, risultato negativo ai test per verificare l'assunzione di alcol o droghe.