Treviso, questione sicurezza: "Dal pugno di ferro al ventaglio di piume"
RAPINA A SANTA BONA, LEGA ATTACCA MANILDO: "DISPOSTI A SCENDERE IN CAMPO"
Mario Conte: "Dove sono le promesse della campagna elettorale?”
TREVISO - “La Lega è disposta a scendere sul territorio a tutela dei nostri cittadini, se il sindaco non manterrà le promesse fatte in campagna elettorale”. Lo annuncia il consigliere comunale leghista Mario Conte, dopo l’ennesimo atto di violenza perpetrato nei confronti di una anziana donna a Santa Bona. “Mentre Manildo e la sua Giunta si prodigano in atti di facciata e culturali, tra concerti, spettacoli in piazza, teschi, panchine e bandiere, i veri problemi della città restano irrisolti. Ma soprattutto – prosegue Conte – restano sospese nell’etere democratico le promesse fatte in campagna elettorale”. “Ricordiamo tutti quanto affermato in un talk show televisivo da parte di Manildo, che promise di assumere nuovi agenti di polizia locale. Facili promesse, illusioni presto svanite, tra occupazioni abusive dei centri sociali, rapine in casa ed aggressioni agli anziani. Intanto il neo-sindaco smantella la Polizia locale, cancellando il Nucleo di Polizia giudiziaria con un colpo di spugna che evidentemente il territorio sta pagando. Se con Gentilini vigeva la regola del pugno di ferro, adesso c’è quella del ventaglio di piume: un venticello leggero, un ‘voemose ben’ che attrae a Treviso accattoni e criminali. Nel Bilancio votato da questa amministrazione, non è stata in alcun modo presa in considerazione l’assunzione di nuovi agenti né alcuna disposizione per la sicurezza cittadina. Noi crediamo che non possa esserci rilancio, non possa esserci cultura, se i cittadini hanno timore di uscire di casa. Abbiamo più volte sollecitato il sindaco sulla questione sicurezza senza vedere risultati. Come Lega, ripeto, se la situazione non migliorerà e se il sindaco non manterrà le promesse fatte in campagna elettorale, siamo disposti a scendere in campo per tutelare i nostri cittadini”.