Prima udienza per i tre amministratori dell'azienda vitivinicola di Vidor
BUCO DA 5,5 MILIONI DI EURO: IN AULA IL CRAC DELLA "CANTINA"
Sono accusati anche di emeissione di fatture per operazioni inesistenti
VIDOR - Al via il processo per il crac della “Cantina” di Vidor. Sotto accusa per concorso in bancarotta fraudolenta ci sono i tre amministratori dell'azienda vitivinicola. Secondo la Procura di Treviso, i tre avrebbero “svuotato” le casse dell'azienda vinicola, dichiarata fallita il 9 giugno 2010, per circa cinque milioni e mezzo di euro. Sempre secondo l'accusa, nel triennio 2006-2008 sarebbero state emesse fatture per operazioni inesistenti per evadere l'Iva per un totale di 17,5 milioni. Accuse, ma soprattutto cifre, ancora tutte da provare a dibattimento e che le difese degli imputati contestano. Di differente avviso il curatore fallimentare che si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento prudenziale di sei milioni di euro. Secondo gli inquirenti i tre imputati avrebbero distratto dalle casse dell'azienda 1.015.00 euro tramite anticipi, come “acconti per immobilizzazioni”, che secondo la Procura non avevano giustificazioni. Altri 4,5 milioni sarebbero stati versati, sempre come anticipo, a un'altra azienda agricola, e successivamente sarebbe stato ceduto parte del credito (2,2 milioni di euro) a una terza società, tutte ditte riconducibili agli imputati.