Indagine dei carabinieri, per sette persone è stato emesso un obbligo di dimora
BANDA DEI BANCOMAT, LA MENTE ERA UN 30ENNE DI SANTA LUCIA
Erik Malacarne in cella con il fratello Goran, altri due complici in carcere
PADOVA - Sgominata dai carabinieri di Padova una banda di giostrai sinti specializzata negli assalti a bancomat e casse continue con l'utilizzo di esplosivi. Sono undici le persone colpite da provvedimenti restrittivi emessi dalla Procura patavina. Per tutto l'ipotesi di reato è associazione a delinquere. La banda si sarebbe resa responsabile di almeno 21 colpi tra il settembre 2012 e l'aprile 2013: i danni provocati agli istituti di credito ammontano complessivamente ad oltre due milioni di euro, tra bottino e danneggiamenti alle infrastrutture. A capo dell'organizzazione, mente ed autista delle “spedizioni”, è Erik Malacarne, un uomo 30enne che vive a Santa Lucia di Piave con il fratello Goran, 28enne: entrambi sono finiti in cella. Rinchiusi in carcere anche Daniel Rizzetto, un 34enne di San Martino di Lupari, imparentato con i due fratelli ed un 29enne di Asolo, Joy Major. Sono quattro gli obblighi di dimora emessi nei confronti di altrettante donne del gruppo, incaricate della custodia del denaro contante: una 24enne di Mareno di Piave, una 28enne di Montebelluna, una 40enne di Lucca ed una 29enne di Santa Lucia in Piave. Tre gli uomini destinatari dell'obbligo di dimora: un 54enne di Caerano San Marco, Treviso, un 54enne di Santa Lucia in Piave ed un 36enne di Lucca.