Un'ex dipendente del solarium accusava l'ex capo e un complice di volerla sabotare
MOLOTOV NEL CENTRO ESTETICO: ASSOLTI ENTRAMBI GLI IMPUTATI
Si è messa in proprio facendo concorrenza al suo ex capo
TREVISO - (gp) Erano finiti a processo per rispondere in concorso delle accuse di minacce e tentato danneggiamento seguito da incendio, ma come avevano sempre sostenuto sono stati dichiarati innocenti. La sentenza di assoluzione è stata emessa dal giudice Michele Vitale nei confronti di T.M., titolare di un centro estetico di viale IV Novembre, e di M.L., un giovane albanese di cui si sono perse le tracce. A trascinarli in tribunale era stata un'ex dipendente del solarium che accusava il suo ex datore di lavoro e il ragazzo di aver tentato di sabotare la sua nuova attività. Tutto sarebbe nato quanto la donna sembrava intenzionata a rilevare l'attività di T.M., ma l'accordo saltò. Così decise di mettersi in proprio e aprire un centro estetico sempre nella stessa zona, facendo di fatto concorrenza al suo ex datore di lavoro. T.M., secondo il racconto della ragazza, non l'avrebbe presa bene e, stando invece a quanto sostenuto dalla Procura di Treviso, avrebbe promesso diecimila euro a al giovane albanese per dar fuoco al locale della sua ex dipendente. La sera del 31 dicembre del 2012, M.L. avrebbe piazzato due bottiglie molotov davanti la vetrina del solarium, non innescandole però. Qualche giorno più tardi si sarebbe ripresentato incontrando la proprietaria e raccontandole dei soldi promessi dal suo ex datore di lavoro. Lei allora sporse denuncia e mandò entrambi a processo. Impossibile dire se si fosse inventata tutto, ma in ogni caso per il giudice i due non sono responsabili di nulla.