I tre, difesi dall'avvocato Chirstian Menegon, sarebbero estranei alla vicenda
HASHISH A CIANO DEL MONTELLO: LIBERI LA MOGLIE E I DUE COGNATI
Rimane in carcere Said Ed Dairi: i 2 chili di droga sarebbero stati suoi
CROCETTA DEL MONTELLO – (gp) La squadra mobile di Treviso giovedì scorso aveva arrestato quattro persone in una casa colonica nella zona di Ciano, una frazione di Crocetta, considerata il crocevia dello spaccio della zona del Montello. In manette era finito un intero nucleo familiare di cittadini marocchini: Said Ed Dairi, 34 anni, la moglie coetanea Halima Saoud ed i suoi fratelli Omar e Mohamad di 27 e 31 anni. Comparsi tutti di fronte al gip Silvio Maras per l'interrogatorio di convalida dell'arresto, tre di loro, difesi dall'avvocato Chirstian Menegon, sono stati subito rimessi in libertà in quanto con l'attività di spaccio non c'entrerebbero proprio nulla. Nel corso dell'operazione erano stati sequestrati 2 etti di hashish che erano nascosti nella stanza da letto di Said Ed Dairi e altri 2 kg di sostanza stupefacente erano stati trovati all'interno di una baracca, poco distante dall'abitazione. Gli agenti misero sotto sequestro anche 12mila euro in contanti e documentazione che proverebbe l'invio di oltre 30mila euro in contanti verso il Marocco: si pensava fossero frutto dello spaccio, ma in realtà, secondo l'avvocato Menegon che presenterà nei prossimi giorni la richiesta di dissequestro e restituzione al tribunale del riesame, era il denaro che una delle sorelle e suo marito, che da 12 anni lavorano in Italia, avevano messo da parte per comprare una casa in Marocco e tornare nel loro paese d'origine a vivere.