Treviso, la società di famiglia era finita nel mirino degli inquirenti napoletani
CRAC ENERAMBIENTE, STEFANO E MARIA GAVIOLI VERSO IL PROCESSO
Chiuse le indagini: la 38enne si era detta estranea alla vicenda
TREVISO - La Procura di Napoli ha chiuso le indagini nei confronti di Stefano e Maria Gavioli e per entrambi ora si profila il processo. L'imprenditore trevigiano 55enne e la sorella 38enne finiranno di fronte al giudice per il crac milionario della “Enerambiente”, la società di famiglia che gestiva la raccolta e il trasporto dei rifiuti a Napoli. Maria Gavioli, difesa dall'avvocato Fabio Crea, era stata interrogata lo scorso anno dal gip del tribunale di Napoli ed aveva ribadito la sua completa estraneità alla vicenda. Raccontando del rapporto conflittuale con il fratello Stefano, aveva sottolineato come il denaro da lei utilizzato era di proprietà personale derivante dalla sua attività di modella, e quando le spese da sostenere, anche a fronte della vita agiata che conduceva e che conduce, erano superiori alle sue possibilità, chiedeva aiuto ai genitori. Nonostante ciò sia “Lady Gavioli” che il fratello Stefano finiranno a giudizio.