La Fp Cgil chiede un'unica aggregazione provinciale per i rifiuti
IL PORTA A PORTA AUMENTA GLI INFORTUNI TRA I LAVORATORI
Un centinaio di addetti del settore manifestano microtraumi
TREVISO - La differenziata porta a porta dei rifiuti avrebbe ricadute sulla salute dei lavoratori del settore. Il nuovo metodo, diffuso ormai in gran parte dei comuni della Marca, infatti avrebbe portato ad un aumento di malattie professionali tra i lavoratori del settore: in base alle statistiche Inail. Infatti, sono un centinaio gli addetti a manifestare crescenti problemi muscolo-articolari, dovuti ai movimenti, ripetuti centinaia di volte ogni giorno, per carica e scaricare i bidoncini dei rifiuti sui mezzi. I sindacati di categoria, ben lungi dal contestare il porta a porta e i suoi vantaggi per l'ambiente, chiedono però alle società che gestiscono il servizio di studiare possibili soluzioni tecniche per limitare il problema. Sul settore dell'igiene urbana è in programma questa sera il convegno “Perchè il lavoro non finisca in discarica”, promosso dalla Flfp Cgi (dalle 18.15, all'auditorium del sindacato in via Dandolo, a Treviso). Nell'occasione verrà anche illustrata una ricerca dell'Ires sui servizi pubblici locali in Veneto: in particolare, per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, lo studio assegna livelli di eccellenza alle due principali società attive in provincia, Contarina e Savno. Proprio per garantire la qualità raggiunta, il sindacato sollecita la creazione di un'unica aggregazione in ambito provinciale, anche tramite sinergie: questo, spiega Marta Casarin, della Flfp Cgil trevigiana, contribuirebbe ad evitare l'inserimento negli appalti di grandi gruppi di altre regioni o addirittura esteri. L'analisi afferma anche come sia ormai molto difficile aumentare ancora la quota di differenziata per i rifiuti “domestici” (già ormai vicina all'80%): dove si può intervenire, invece, sono gli scarti industriali. L'unico punto critico riguarda gli impianti di smaltimento, insufficienti per il fabbisogno nella Marca: secondo il sindacato, tuttavia, la questione del recupero o dell'eliminazione dell'immondizia deve essere risolta non in una dimensione provinciale, bensì regionale.