Sotto accusa un 38enne che avrebbe raggirato due aziende agricole di Asolo
BOVINI ACQUISTATI CON ASSEGNI SCOPERTI: DAL GIUDICE PER TRUFFA
Il danno stimato dalla Procura è di poco superiore ai 36 mila euro
ASOLO - (gp) Torna in aula il processo per l'acquisto di bovini e torelli pagati con assegni risultati poi scoperti. In sintesi è la vicenda che ha fatto finire di fronte al giudice il 38enne F.C., nato a Torri in Sabina ma residente a Vacone (Rieti), difeso d'ufficio dall'avvocato Andrea Zambon. Vittime del suo presunto raggiro sarebbero state due aziende agricole di Casella d'Asolo che lo hanno denunciato, i cui rappresentanti dovranno essere sentiti come testimoni nel corso della prossima udienza, fissata ad aprile. I fatti contestati risalgono all'estate del 2006. Stando a quanto riportato nel capo d'imputazione, l'uomo avrebbe ottenuto la fiducia dei titolari delle due aziende agricole acquistando 7 bovini, pagando con un assegno risultato regolare e coperto. Poi, forte di quel primo affare, secondo gli inquirenti avrebbe fatto altri tre acquisti di bestiame: 22 torelli l'8 luglio 2006 e 19 bovini il 22 e il 29 luglio seguenti. Una vendita che avrebbe portato nelle casse delle aziende agricole 19.928 euro per i torelli e 16.748 per i bovini. Ma al momento di incassare gli assegni, i titolari avrebbero scoperto di essere rimasti con in mano un pugno di mosche. Immediata scattò quindi la denuncia per truffa nei confronti dell'imputato.