I testi della difesa raccontano di non aver mai ricevuto confessioni dalla 16enne
FIGLIA VIOLENTATA PER ANNI, LE MAESTRE: "NON SAPEVAMO NULLA"
Alla sbarra per abusi sessuali un muratore pugliese di 64 anni
TREVISO – (gp) Nuova udienza del procedimento penale per i presunti abusi sessuali subiti per anni da un'adolescente, figlia della convivente dell'imputato, e in un paio di occasioni anche da un'amica albanese della giovane che per qualche periodo era stata ospitata nella loro casa. Alla sbarra un muratore pugliese di 64 anni che ora vive con la madre della presunta vittima proprio in Puglia. Stando a quanto sostenuto dall'accusa avrebbe costretto la ragazzina a subire atti sessuali sempre più spinti da quando aveva appena 9 anni (nel 2003) e continuando fino a quando ne ha compiuti 16. In aula sono sfilati i testi di parte civile, rappresentata dall'avvocato Anna Chiara Pavan, e difesa, rappresentata dall'avvocato Andrea Zambon. Nello specifico alcune insegnanti della vittima che hanno raccontato la loro verità: le maestre elementari hanno riferito di non aver mai ricevuto confessioni sui presunti abusi (iniziati quando la ragazzina era in quarta elementare), mentre l'insegnante d'inglese delle scuole medie ha dichiarato che la giovane si era confidata con lei raccontandole quanto aveva subito nel corso degli anni. Confessione che la vittima avrebbe fatto anche al suo ragazzo che poi portò alla luce la vicenda raccontando tutto ai propri genitori che si sono poi rivolti ai carabinieri. Le indagini portarono poi a contestare all'uomo anche altri episodi di abuso sessuale su minore nei confronti di un'amica albanese della ragazzina, anche lei 16enne. “Ci sono molti aspetti che meritano d’essere approfonditi - ha spiegato l’avvocato Zambon, difensore dell'uomo - Il racconto della bambina sembra suggestivo. Non è un caso che il giudice (che ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere, ndr) e la madre non abbiano creduto a quelle sevizie. Pare quasi di trovarsi di fronte a un racconto di fantasia”.