Il giudice non accoglie il patteggiamento di Vasil Bruka e Armend Haziraj
SI SCHIANTANO IN AUTO DOPO IL FURTO: POCHI 2 ANNI DI CONDANNA
I due albanesi erano stati inseguiti per un'ora dai carabinieri
PONTE DI PIAVE – (gp) Dopo aver risarcito con 500 euro i danni provocati agli infissi, aver confessato tutto e chiesto scusa in aula, pensavano di ottenere il patteggiamento a due anni di reclusione (concordato con il pm Gabriella Cama) e la sospensione condizionale della sola pena detentiva. Ma il giudice Cristian Vettoruzzo, analizzati gli atti, non ha accolto il patteggiamento spedendo di fronte a un altro giudice Armend Haziraj e Vasil Bruka, i due cittadini albanesi di 20 e 26 anni che avevano razziato un'abitazione a San Michele di Piave e tentato altri due colpi a Ponte di Piave prima di scappare per un'ora dai carabinieri che li inseguivano fino a schiantarsi contro il muro di cinta di un'abitazione a Fossalta di Piave. I due verranno processati il prossimo 20 novembre per i reati di furto, tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale. L'inseguimento era iniziato a Oderzo, era proseguito per Monastier e si era concluso, appunto, a Fossalta di Piave. Diversi gli automobilisti che si erano visti sfrecciare l'auto dei fuggitivi a pochi centimetri dalla propria: i malviventi stavano infatti cercando di seminare i militari zigzagando tra le auto che provenivano dal senso opposto di marcia. Dopo lo schianto, i carabinieri avevano recuperato la refurtiva (oro, bigiotteria e denaro contante) restituendola ai legittimi proprietari e avevano stretto le manette ai polsi dei due albanesi, usciti praticamente incolumi dall'abitacolo dell'Alfa 156 andata completamente distrutta dall'incendio che si era sviluppato dopo lo schianto.