Accusato di appropriazione indebita aggravata un autotrasportatore 54enne
SI RIFIUTA DI DARE SOLDI IN NERO AL DATORE DI LAVORO: A PROCESSO
Gli oltre 5 mila euro sono comunque stati versati con due vaglia postali
CORDIGNANO – (gp) Consegna la merce ai clienti, viene pagato in contanti e si rifiuta di versare la somma al suo datore di lavoro che lo trascina in tribunale per appropriazione indebita aggravata. Questa almeno l'accusa mossa contro un autotrasportatore romeno di 54 anni il quale, difeso dall'avvocato Mario Nordio, ha deciso di opporsi a un decreto penale di condanna da 23.100 euro per professare la propria innocenza e raccontare come si sarebbero svolti in realtà i fatti. Versione che a prima vista potrebbe sembrare una giustificazione, ma che sarebbe confermata dal verbale dei carabinieri, secondo la difesa, che darebbe ragione all'imputato. Visti i pessimi rapporti col datore di lavoro, il camionista, nel rifiutarsi di consegnare in nero oltre 5 mila euro, avrebbe chiamato la guardia di finanza per avere un testimone del passaggio di denaro in quanto impaurito di poter essere accusato di averli rubati. Allo stesso tempo il datore di lavoro avrebbe chiamato i carabinieri dicendo che il dipendente si rifiutava di pagare. Era un venerdì pomeriggio, il 30 aprile 2010. Il lunedì successivo l'autotrasportatore, tramite due vaglia postali, versò l'intera somma al datore di lavoro quindi, per la difesa, non si configurerebbe nemmeno il reato. Si torna in aula a giugno.