A Silea ci sono 16,5 milioni di euro e non 14: molti sono in monete a 1 e 2 euro
CASO NES: NEL CAVEAU PIÙ SOLDI DEL PREVISTO, MA SONO SPICCIOLI
Beni all'asta: la scelta di venderli tramite Sotheby's piace agli inquirenti
TREVISO – (gp) Nel caveau di Silea della North East Services ci sono più soldi del previsto, ma per la stragrande maggioranza si tratta di spiccioli, intesi come monete da uno e due euro. La novità emerge dalla relazione depositata dal commissario straordinario Sante Casonato sul tavolo del giudice fallimentare Antonello Fabbro. Terminata la conta da parte degli uomini della Guardia di Finanza di Treviso, si è scoperto che i 14 milioni che si pensava fossero custoditi in via Belvedere sono in realtà 16 milioni e mezzo. Cambia poco, a conti fatti, se si considera che il buco risulta di 104 milioni tra i 40 contestati come appropriazione indebita aggravata a carico di Luigi Compiano, i 29 di Iva non versata al fisco a cui se ne aggiungono 13 di sanzioni e i 22 con i fornitori. Uno spiraglio di luce arriva però dalla proposta avanzata dalla Procura che ha già incassato il via libera del diretto interessato: la vendita dei beni all'asta passando per una via extragiudiziale. Si tratta dell'idea di battere i 400 veicoli posti sotto sequestro, barche comprese, da Sotheby's, la famosa casa d'asta, che premetterebbe di incassare subito almeno i 40 milioni di ammanco. Il futuro dell'azienda rimane comunque nelle mani del commissario Casonato.