La Corte di Cassazione mette la parola fine alla vicenda: per Zuluaga 7 anni e 4 mesi
STUPRO DI VIA DANDOLO: RICORSO RIGETTATO, LA PENA È DEFINITIVA
Il colombiano dovrà anche a pagare mille euro di spese processuali
TREVISO – (gp) La condanna a sette anni e quattro mesi per lo stupro di via Dandolo è diventata definitiva. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Julio Cesar Zuluaga Aguirre, condannandolo a pagare mille euro di spese processuali da versare nella cassa delle ammende e contemporaneamente facendo passare in giudicato la sentenza a carico del 28enne colombiano. Il legale della vittima, la studentessa ora 23enne che venne stuprata il 24 ottobre 2011 a due passi dal sottopasso della stazione ferroviaria di Treviso, riferisce che per la giovane è finito un incubo, che ora vuole ricominciare a vivere sottolineando che non le è mai giunta una lettera di scuse o di pentimento dal suo aguzzino per quello che ha commesso. La condanna inflitta a Zuluaga sfiora la pena massima prevista per questo tipo di reato: considerando lo sconto di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato, il colombiano poteva essere condannato al massimo a otto anni di reclusione. Dopo il fatto il colombiano si era dato alla fuga sperando di arruolarsi nella Legione Straniera e sparire per sempre sotto le nuove vesti di Zico Duarte. Prima a Venezia, poi a Verona e infine a Marsiglia passando per Nizza: queste le tappe del colombiano che gli avevano permesso di raggiungere Parigi, dove gli sono state strette le manette ai polsi il 3 novembre 2011, dopo due settimane di latitanza.