Disposta la trascrizione delle conversazioni che incastrerebbero Mohammed El Zahiri
GIOVANE RICATTATO, AL SETACCIO LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE
Il 22enne marocchino di Valdobbiadene è accusato di estorsione
VALDOBBIADENE – (gp) Verranno messe nero su bianco le intercettazioni telefoniche che, secondo l'accusa, incastrerebbero Mohammed El Zahiri, 22enne marocchino di Valdobbiadene, alle proprie responsabilità. L'incarico verrà conferito a gennaio mentre in aula si tornerà a luglio quando inizieranno a sfilare i testi del pubblico ministero. Il giovane è chiamato a rispondere dell'accusa di estorsione ai danni di un 19enne di Valdobbiadene il quale, emotivamente fragile, sarebbe stato costretto nel giro di 4 mesi a versare all'imputato 2 mila euro. Accuse che il giovane ha sempre respinto sostenendo di aver prestato 150 euro alla presunta vittima e di averne chiesto con insistenza la restituzione. Secondo la Procura di Treviso però le intercettazioni racconterebbero un'altra verità. Da quanto ricostruito dagli inquirenti il 19enne, dopo aver pagato in diverse tranche la somma contestata dall'accusa, non ce l'avrebbe più fatta a far fronte ai pagamenti ripetuti e, all’ennesima richiesta di El Zahiri (che lo avrebbe minacciato dicendo: “Paga altrimenti faccio del male a te e a tua madre”), si sarebbe confidato con la madre. Da lì scattarono la denuncia e le indagini dei carabinieri che decisero di organizzare una trappola: quando il 19enne si presentò all'appuntamento con El Zairi per consegnargli altri 150 euro, al momento dello scambio del denaro i militari sono intervenuti stingendo le manette ai polsi del 22enne.