Incidente probatorio per mettere agli atti le chiamate in correità di Radoslav Kostic
RAPINE AGLI ANZIANI: CONFRONTO ALL'AMERICANA PER I 4 INDAGATI
Il 18enne accusa i complici, ma le accuse cominciano a scricchiolare
TREVISO – (gp) Per la prima volta da quando sono finiti in manette, sono stati messi tutti uno di fronte all'altro in un confronto all'americana di fronte al gip di Treviso. Si tratta dei quattro rapinatori che a fine agosto avevano terrorizzato la Marca colpendo per tre volte nel giro di appena due giorni a Paese, Preganziol e Treviso. L'incidente probatorio si è reso necessario per mettere nero su bianco le dichiarazioni del 18enne croato Radoslav Kostic il quale, difeso dall'avvocato Alessandra Nava, dopo essere stato arrestato assieme al 25enne romeno Gabriel Emanuel Farcas, difeso dall'avvocato Giuseppe Antoniazzi, si era assunto le proprie responsabilità collaborando con la giustizia e chiamando in correità sia Farcas che gli altri due presunti membri della banda, Branko Durdevic e Tommaso Marinkovic, due nomadi di 29 e 26 anni difesi dall'avvocato Francesco Murgia, arrestati dopo un mese e mezzo di latitanza. La versione di Kostic, secondo le difese degli altri indagati, sarebbe di fatto la quarta resa agli inquirenti, dopo i tre interrogatori ai quali è stato sottoposto finora. Una quarta versione in cui le difese sottolineano come emergano sempre più incongruenze rispetto alle precedenti. Gli episodi in questione sono tre: tutte rapine in casa ai danni di anziani a cominciare da quelle del 27 agosto ai danni del 67enne Aldo Basso di Santrovaso di Preganziol e dell'84enne di Paese Ada Biscaro, per chiudere con quella di Bruna Colusso del 29 agosto in via Boiago a San Giuseppe.