ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE |
Il dossier Cisl: "Colpa del boom di chiusure e cassa integrazione"
NELLA MARCA AUMENTANO I POVERI E SI RIDUCE LA CLASSE MEDIA
Più 8% di lavoratori con redditi inferiori a 7.500 euro all'anno
TREVISO - I trevigiani si scoprono un po' più poveri. Nel corso del 2013, i redditi al di sotto dei 7.500 euro all'anno sono aumentati dell'8%: il dato emerge dall'analisi dagli oltre 53mila 730 compilati dal Caf della Cisl di Treviso. Una conseguenza, spiegano dal sindacato, dei sempre più numerosi lavoratori inseriti in mobilità (più 42% nei dodici mesi) e in cassa integrazione: in questo caso si registrano spesso anche ritardi nell'accredito, soprattutto riguardo alla cig in deroga.
Aumentano, invece, i contribuenti che guadagnano tra i 30 e i 50mila euro all'anno: il più 5,6% in questa voce, però, non è dovuto ad un miglioramento di condizioni per alcuni lavoratori. Al contrario, è da attribuire alla riduzione delle retribuzioni percepite da impiegati e tecnici di fascia superiore, per la prima volta toccati in modo massiccio dal fenomeni di cassa integrazione, come dimostra la corrispondente flessione del 4,5% tra le dichiarazioni dei redditi superiori a 50mila euro.
Una situazione che preoccupa Alfio Calvagna, componente della segreteria provinciale della Cisl Treviso e Belluno.
Tra gennaio e settembre, in provincia di Treviso, sono state aperte 322 crisi aziendali, coinvolgendo 6.416 addetti. Le ore di cassa integrazione autorizzate hanno sfiorato i 18 milioni e mezzo, quasi 5 milioni e mezzo in più del 2012. La disoccupazione giovanile, tra i 16 e i 24 anni d'età, è pari al 22,3%, mentre quella generale, secondo le prime stime, a fine anno dovrebbe attestarsi attorno all'8%.