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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Cambiano i giudici e le difese ottengono una nuova audizione dei testimoni già sentiti

IL PROCESSO PER BRACCONAGGIO SI AVVIA VERSO LA PRESCRIZIONE

Andrea Zanoni: "Una vergogna che in Italia questi reati si prescrivano"


TREVISO – (gp) “E' una vergogna che la legge italiane preveda che questi reati cadano in prescrizione così presto. In Slovenia, in Croazia, nel regno Unito e anche in Germania, per fatti identici a questo, si vedono persone condannate e anche in carcere perchè in quei paesi è addirittura previsto l'arresto”. Lo sfogo è dell'europarlamentare Andrea Zanoni, ex Italia dei Valori ora in forze al Pd, presente in aula nel processo a carico di otto persone accusate di traffico illecito di uccelli da richiamo, in altre parole bracconaggio. Le violazioni in materia di caccia sono già prescritte, e dopo lo stop inaspettato del gennaio scorso dovuto alla richiesta di far tradurre a un interprete le intercettazioni telefoniche in dialetto veneto stretto, il processo ha subìto un altro rallentamento che potrebbe facilmente tradursi nella totale prescrizione dei reati ancor prima del giudizio di primo grado. A causa dell'accorpamento delle sedi distaccate del tribunale di Treviso, e del conseguenze spostamento interno dei giudici passati ad altri uffici, il collegio giudicante è cambiato e le difese degli imputati hanno chiesto la riaudizione dei testimoni. In pratica il procedimento penale riparte dall'inizio. Già fissate due udienze, a marzo e maggio, proprio per evitare la prescrizione, comunque certa prima della sentenza in Cassazione. Alla sbarra, tra gli altri, ci sono il responsabile di un centro di cattura di volatili di Cordignano, il 52enne Maurizio Pasini, due dipendenti della Provincia di Treviso (Efrem Bolzan, un guardiacaccia ora in pensione e l'impiegata Edy Gerotto poi spostata in un altro settore dall'amministrazione provinciale) e altre cinque persone: si tratta di Pasquale Carlet, Ettore e Loris Garatti, Gianluigi Botteon e Ferruccio Fogale. Varie anche le ipotesi accusatorie: si va dal maltrattamento di animali all'abuso d'ufficio (contestato ai due funzionari della Provincia) passando per il furto aggravato (per cui è imputato Pasini facendo riferimento agli uccelli che sarebbero stati sottratti al patrimonio faunistico). Il gup Silvio Maras, accogliendo il 2 novembre 2011 il patteggiamento a 4 mila euro di multa per un cacciatore, aveva rinviato a giudizio gli imputati disponendo però per tutti il non luogo a procedere per l'accusa più grave, quella di associazione a delinquere. I fatti vennero alla luce in seguito a un'inchiesta svolta dalla Guardia Forestale che portò, nel febbraio del 2008, al sequestro del centro di raccolta di Cordignano di Maurizio Pasini. Secondo l'accusa l'uomo, con il placet dei dipendenti della Provincia che avrebbero avuto il compito di eseguire i controlli, avrebbe avuto a sua disposizione una quantità illecita di uccelli da richiamo tale da permettergli di rivendere al mercato clandestino le eccedenze. In più, per raggiungere tale obiettivo, nel centro sarebbe stata effettuata la pratica del “sessaggio”, ovvero l'incisione illegale dei volatili per determinarne il sesso allo scopo di individuare i maschi, molto più redditizi sul mercato.