Tra gli italiani nel paese africano, anche una coppia trevigiana
RIUNIONE URGENTE AL MINISTERO PER LE FAMIGLIE BLOCCATE IN CONGO
Casellato: "Situazione molto delicato, ma continuano pressioni"
ROMA - Riunione urgente questa mattina al ministero dell’Integrazione, richiesta dalla parlamentare trevigiana Floriana Casellato, insieme ai colleghi Quartapelle e Chaouki, per chiarire ulteriormente la situazione delle famiglie italiane bloccate a Kinshasa, in Congo, dove si trovavano per completare l'iter per le adozioni internazionali. Tra queste anche i coniugi Morandin di Treviso. La Farnesina sta attivando tutti i protocolli possibili di mediazione, la situazione rimane comunque molto delicata. Presenti al vertice anche il ministro Cécile Kyenge, il vice ministro agli Esteri Lapo Listelli e un funzionario della Farnesina, che hanno incontrato una decina di parlamentari tra i firmatari dell’interpellanza urgente dello scorso 13 dicembre.
“Il ministro Kyenge e il viceministro Pistelli hanno ribadito il massimo impegno della diplomazia italiana per sbloccare la vicenda che sta mettendo a dura prova le 24 famiglie italiane bloccate a Kinshasa. – afferma Casellato –. Certo la situazione è molto delicata e gli equilibri fragili e facilmente compromettibili. Il Congo non è un Paese con una democrazia forte, lo stesso presidente Kabila è un soggetto molto complesso, con il quale trattare con massima attenzione. Altre situazioni limitrofe, come il Sudan o la Repubblica Centro Africana, ci fanno capire che ogni passo e azione devono essere ponderati". Il governo italiano è in costante contatto con l'ambasciatore a Kinshasa, Pio Mariani, ed una delegazione italiana potrebbe nei prossimi giorni recarsi nel paese africano per seguire direttamente la trattativa.
“A Francesca e Marco, con i quali ci sentiamo via sms e mail costantemente - sottolinea la deputata di Maserada riferendosi ai due trevigiani bloccati da settimane in Congo -, ribadisco la necessità di stare tranquilli e attendere che la diplomazia italiana faccia il suo corso. Noi non mancheremo di continuare a fare pressione".