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L'intervista al musicista polistrumentista, che presenta il suo primo lavoro
U-TURN: LA SVOLTA NELLA MUSICA, E NON SOLO, PER VALERIO VAIARELLI
Dal reggae al funky al rock, 12 pezzi racchiudono una filosofia di vita
TREVISO - Immediato, positivo, così si può' definire in due parole “U-Turn”, l'album d'esordio di Valerio Vaiarelli, musicista polistrumentista originario dalla Sicilia ma da 12 anni residente nel veneziano.
Grinta e spensieratezza si fondono in un lavoro che raccoglie sound diversi, ma non per questo distanti: dal reggae di 24/7, al funky pulsante di It's Ok, dal rock carico di Pressing Need, alla dolce ballata di All Long. 12 pezzi che descrivono non solo un temperamento o una personalità, ma una precisa attitudine nei confronti vita. “U-Turn vuol dire svolta, grande cambiamento, è un'inversione a U a tutti gli effetti.” - spiega l'artista ai microfoni di Alessandra Ghizzo - “Le canzoni fanno un percorso che riguarda la messa in discussione di sé stessi e del modo di guardare alla vita. E' una sorta di invito rivolto a tutti al ristabilimento delle priorità, di ciò' che veramente conta, non solo per noi esseri umani, ma un po' per tutto.”
La svolta per Valerio è avvenuta due anni fa. Quando ha deciso di mettersi al lavoro sulla sua musica, mosso da un'esigenza che, più che artistica o creativa, si direbbe comunicativa. “Capire che scrivere canzoni dava un senso a quello che sono come individuo e come musicista è stata la cosa migliore che potesse succedermi. La musica, solo con le note, può toccare le corde della sensibilità emotiva, ma con le parole diventa veramente una rivoluzione”.
All'album hanno collaborato Enzo Sutera, Toti Denaro, Francesco Clera, Valentino Favotto, Barbara Belloni, Melody Molina, Francesco Perale, Paolo De Col, Paolo Ganz.
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