Atti rispediti al pm perchè manca nel fascicolo la lista delle persone offese
POLIZZE VITA COL TRUCCO: RIPARTE DA ZERO IL PROCESSO AL BROKER
Sarebbero 16 le famiglie raggirate per un totale di un milione di euro
ODERZO – (gp) Il processo a carico del sub-agente assicurativo di Chiarano che secondo l'accusa avrebbe truffato 16 clienti facendosi consegnare oltre un milione di euro dovrà ripartire dall'inizio. Il giudice ha infatti rispedito gli atti al pm perchè si è “smarrita” una delle prove fondamentali per portare avanti l'accusa nei confronti del broker: la lista delle 16 famiglie, con tanto di cifre sborsate, è stata inserita nel capo d'imputazione come allegato ma nel fascicolo non c'è. Per cui il decreto di citazione diretta a giudizio, come sostenuto dalla difesa, risulta nullo. In altre parole si deve rifare tutto, e i tempi per giungere a sentenza, che sia di condanna o di assoluzione, inevitabilmente si allungano facendo avvicinare, e non di poco, lo spettro della prescrizione. Secondo l'accusa il broker assicurativo, utilizzando fotocopie dei contratti delle polizze vita della Ras e delle Generali, avrebbe tenuto per sé i pagamenti di coloro che aveva contattato invece di versarli nelle casse delle due agenzie assicurative. A portare alla luce la presunta condotta illecita era stata una delle famiglie che, per la Procura, avrebbe raggirato: le indagini erano infatti partite dopo la segnalazione di due coniugi i quali, per verificare quanto stesse loro fruttando la polizza vita, invece di contattare l'agente si erano recati direttamente in agenzia. C'è da dire che le due compagnie assicurative interessate, oltre a essere all'oscuro dei contratti stipulati dall'imputato, hanno già risarcito tutte le famiglie coinvolte e hanno l'intenzione di costituirsi parte civile al processo per recuperare le somme sottratte illecitamente, oltre al risarcimento danni. Sono state loro infatti ad avviare l'azione giudiziaria sporgendo formale denuncia contro Rorato per i reati di truffa e falso.