In aula un 55enne montebellunese: accusa derubricata in malversazione allo stato
PRENDE LA PENSIONE DELLA SUOCERA MORTA: CONDANNATO A 18 MESI
A processo per truffa, in otto anni si sarebbe intascato 111 mila euro
MONTEBELLUNA – (gp) Un anno e sei mesi di reclusione per essersi intascato per anni la pensione della suocera morta. Rischiava fino a cinque anni di pena, ma al termine del procedimento penale le contestazioni nei confronti di un 55enne di Montebelluna si è ridimensionata: inizialmente imputato di truffa aggravata ai danni dell'Inps, il giudice non ha riconosciuto l'aggravante e derubricato il reato in malversazione ai danni dello stato. Accusa che limato, e di molto, l'entità della pena. Stando alle contestazioni della procura di Treviso l'uomo, per comodità, faceva versare sul suo conto la pensione della donna, continuando a percepirla anche dopo il decesso avvenuto nel 2000. Il genero, in questo periodo di tempo, avrebbe accumulato pagamenti che non gli spettavano per un totale di 111 mila euro. A scoprire l'anomalia era stata proprio l'Inps, che aveva denunciato alla magistratura i fatti nel dicembre del 2008. Il fascicolo era finito sul tavolo del sostituto procuratore Barbara Sabattini che aveva citato direttamente a giudizio il 55enne, accusandolo di truffa aggravata ai danni della struttura previdenziale, che nel frattempo aveva chiesto invano la restituzione dell'intera somma.