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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Sotto accusa Nicola Glorioso: avrebbe piazzato una "cimice" al comando

MICROSPIA DAI VIGILI: DUE AGENTI CHIEDONO 50 MILA EURO DI DANNI

La difesa è convinta che l'impianto accusatorio verrà smontato in aula


TREVISO – (gp) Al via il processo per il caso del “corvo” nella polizia locale di Treviso. Dopo che il giudice si è dichiarato incompatibile visto che la figlia lavora proprio nella polizia locale di Treviso, il procedimento penale si è ufficialmente aperto con la costituzione di parte civile (e la richiesta di risarcimento danni di 50 mila euro) di due colleghi di Nicola Glorioso, l'agente di polizia giudiziaria accusato di interferenza illecita nella vita privata perchè, secondo l'accusa, avrebbe sistemato una “cimice” negli uffici del Comando di via Castello d'Amore. La difesa, rappresentata dall'avvocato Mauro Bosco, è convinta di poter dimostrare la completa estraneità dell'agente ai fatti contestati. Nel vivo del processo si entrerà a ottobre, quando inizierà la sfilata dei testi dell'accusa. Se in un primo tempo la microspia sembrava aver registrato soltanto fruscii, da una più attenta analisi si sarebbe scoperto, stando a quanto sostiene la Procura, che nei file di quell'apparecchio elettronico (che sia stato piazzato volontariamente o lasciato per sbaglio acceso come sostiene il diretto interessato lo stabilirà il giudice) ci sarebbero state anche delle voci. Insomma la microspia, secondo gli investigatori, avrebbe fatto il proprio dovere e, al termine degli accertamenti, la Procura aveva deciso di qualificare il gesto come volontario, o almeno di poter sostenere a processo questa tesi. A portare alla luce la vicenda era stato il famigerato “corvo” che aveva inviato una lettera anonima a Ca' Sugana e alla stampa.