I sindaci rinunciano al progetto, a marzo si vota per l'unione tra Villorba e Povegliano
I CITTADINI BOCCIANO LIAPIAVE: NO A FUSIONE ORMELLE-SAN POLO
In 3900 alle urne, il 74% è contrario, solo il 26% favorevole
ORMELLE - Il progetto di unire i Comuni di Ormelle e San Polo di Piave nella nuova entità amministrativa di "Liapiave" naufraga di fronte al risultato chiaro emerso dal referendum che si è svolto ieri ed ha interessato i cittadini dei due comuni. In 3900 si sono recati alle urne e il no alla fusione ha prevalso con il 74% sui favorevoli, la cui percentuale di è attestata appena al 26%. In entrambi i Comuni la contrarietà al progetto da parte dei votanti è stata nettissima tanto che gli attuali hanno già annunciato di abbandonare il progetto. Era questo il primo banco di prova per i vari progetti di fusione avviati in tutto il Veneto. Per quanto riguarda la Marca, il prossimo 9 marzo, i cittadini di Villorba e Povegliano saranno chiamati a decidere l'unione delle due entità territoriali nel nuovo Comune di Terralta Veneta.
Rubinato: no alle decisioni calate dall'alto. “Da Ormelle e San Polo di Piave arriva una dura lezione a tutti coloro, e sono tanti, che hanno fatto campagna per il sì al referendum senza che vi fosse un progetto chiaro sulla fusione dei due comuni. La vittoria dei no conferma che i cittadini rifiutano le decisioni calate dall’alto senza alcuna condivisione e ancora di più i salti nel buio”. Simonetta Rubinato, parlamentare e sindaco del Pd, commenta il risultato della consultazione referendaria svoltasi ieri nei due comuni del trevigiano e invita “l’ampio schieramento, costituito da sindaci e amministrazioni comunali, organizzazioni sindacali, Unindustria, e addirittura il presidente della Regione Veneto, a favore del sì a fare autocritica, anziché sostenere ora che sono i cittadini non aver capito bene di che cosa si trattava”.