Alla sbarra gli albanesi Eni Koliqi, Muharrem Tafa, Albert Sata e Amarildo Loku
DUE ANNI DI RECLUSIONE PER I QUATTRO DELLA BANDA DEI FURTI
Vennero bloccati a Preganziol con oro, 4 mila euro e 2 mila dollari
PREGANZIOL – (gp) Due anni di reclusione (con sospensione condizionale della pena) e 600 euro di multa ciascuno. Questa l'entità del patteggiamento concesso ai
quattro imputati albanesi finiti sotto accusa perchè ritenuti parte di una banda dedita ai furti in casa. Un mese fa il gup Umberto Donà, nonostante il parere favorevole del pm Iuri De Biasi, aveva rigettato la medesima richiesta di patteggiamento ritenuta troppo lieve rispetto alla gravità dei fatti contestati. Il collegio del tribunale di Treviso ha invece deciso di accogliere le richieste degli avvocati Stefania Bertoldi e Fabio Busnardo, con il benestare del pubblico ministero. Alla sbarra c'erano Eni Koliqi, 23 anni, Muharrem Tafa, 24 anni, Albert Sata, 29 anni, e Amarildo Loku, 24 anni. Con loro, il 21 luglio scorso a Preganziol, venne arrestata anche Lisa Crescentini, 27 anni, ma la sua posizione era stata archiviata già in fase d'indagine. I cinque erano stati intercettati a bordo di un'alfa 147 di colore grigio: all'interno gli agenti delle volanti della polizia avevano trovato oltre a diversi arnesi da scasso, anche 4 mila euro e 2 mila dollari in contanti, monili in oro, argenteria per un peso complessivo di 35 kg e vari preziosi di rilevante valore come anelli in oro e con brillanti. A tradirli era stata una loro incertezza: lungo il Terraglio, alla vista della volante, l'Alfa 147 aveva cercato di invertire la marcia e scappare. Una manovra repentina che aveva insospettito gli agenti e che diede vita a un breve inseguimento.