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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Maltempo, campi e vigneti allagati in gran parte della Marca

AGRICOLTURA IN GINOCCHIO: DANNI A CENTINAIA DI AZIENDE

Feltrin, Coldiretti: "Prevenzione, opere bloccate dalla burocrazia"


TREVISO - Non bisogna attendere sempre la calamità naturale per intervenire. L’agricoltura trevigiana è a rischio con centinaia di aziende agricole sono sott’acqua che stanno resistendo al maltempo. La prevenzione deve essere una priorità se non si vuole pagare il conto di decina di milioni di euro di danni. La questione è oggettiva: dal 2000 al 2010 la nostra provincia ha visto erodere 11 mila ettari di terreno agricolo. Ora tutti ne paghiamo le conseguenze”. Interviene con queste parole Walter Feltrin, Presidente di Coldiretti di Treviso, sugli eventi atmosferici e le loro conseguenze che stanno flagellando il settore primario della Marca trevigiana. Il Presidente della Coldiretti trevigiana si sofferma poi sugli aspetti che interessano la bonifica tra fermi burocratici e progetti che funzionano. “Penso che quello che stia succedendo sia molto chiaro – analizza il Presidente Feltrin – Che il territorio sia a rischio calamità non è certo un’opinione. Per questo le autorità competenti devono dare dei segnali di presenza al fine di salvaguardare un settore che in questo momento rischia di trovarsi in ginocchio”. Da San Biagio di Callalta a tutti i comuni del Piave, da Zero Branco a tutti i comuni della bassa trevigiana il risultato è il medesimo: l’acqua ha invaso i vigneti, le coltivazioni, le imprese agricole. I danni saranno misurabili quando l’acqua sarà scesa e si potrà constatare lo stato di salute delle coltivazioni, ma anche lo stato del’arte dei terreni. Insomma, i conti si faranno alla fine. “Negli ultimi anni il Veneto, unica regione in Italia, ha introdotto una legge sull’invarianza idraulica che in caso di costruzione e urbanizzazione di un’area agricola garantisce, tramite degli invasi, l’equilibrio idrico. Per migliaia e migliaia di ettari di nuove urbanizzazioni in passato non è stato così ed ora tutti ne ne paghiamo le conseguenze. Ma poi c’è la questione del buonsenso che sembra proprio a volte una rarità”. Feltrin si riferisce a quegli interventi che potrebbero risolvere il pericolo degli allagamenti e che, invece, sono fermi al palo da anni per questioni burocratiche. Un esempio? A Preganziol il Consorzio di bonifica Piave ha beneficiato di un finanziamento regionale per dar vita ad un nuovo bacino di laminazione a nord. Opera ferma da quattro anni per questioni burocratiche. Ora, finalmente, sembra che a fine mese si sblocchi l’appalto e per i cittadini di Preganziol potrebbe davvero essere una buona notizia. “Speriamo perché dove si sono realizzate delle opere grazie alla perseveranza dei nostri consorzi di bonifica i risultati positivi si vedono. La bonifica veneta ripete da anni che l’unica strada è la prevenzione – aggiunge il presidente della Coldiretti trevigiana - L’esempio è il comune di Castelfranco che viene protetto da una serie di bacino di laminazione situati a monte. Del bacino naturale di Pra’ dei Gai, che sarebbe capace di convogliare 29 milioni di metri cubi d’acqua, garantendo sicurezza alla parte orientale della Marca, se ne parla addirittura dal 1966. Non abbiamo parole”.

 

Il risultato finale, come evidenzia una stima di Coldiretti nazionale, è che i danni costano più del doppio della prevenzione. Negli ultimi 20 anni per ogni miliardo di euro stanziato in prevenzione ne sono stati spesi 2,5 per riparare i danni. “La prevenzione costerebbe molto meno!” conclude il presidente di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin.