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LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

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L'opera racconta dei due periodi di vita dello scrittore americano in Veneto

MY NAME IS ERNEST, IL FILM È PRONTO A SPICCARE IL VOLO

La première del film dedicato a Hemngway venerdì 7 febbraio a Venezia


VENEZIA - Dopo l'uscita del trailer in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, un'altra cornice di eccellenza ha ospitato la presentazione ufficiale del film “My name is Ernest”, del regista padovano Emilio Briguglio. La première del lungometraggio dedicato alla vita di Hemingway in Veneto si è svolta venerdì 7 febbraio nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, e ora è pronto a spiccare il volo per Roma e new York.

L'opera ricostruisce i due macro-periodi in cui Hemingway ha conosciuto il Veneto, mettendo in evidenza come questa sua grande passione per la nostra terra lo abbia profondamente ispirato nel corso della sua vita e nella realizzazione di alcuni dei suoi capolavori "Addio alle armi" e "Al di là del fiume tra gli alberi".

Il film tratta la figura di Hemingway in un'ottica completamente nuova, facendo emergere, non tanto la sregolatezza della sua vita, quanto la purezza del suo genio. Grazie ad immagini provenienti da archivi originali dell'epoca e, soprattutto, alla ricostruzioni di accurati set cinematografici, lo spettatore è accompagnato in un viaggio non solo nel tempo ma nell’animo di quello che è stato uno degli scrittori più importanti del ‘900. Girato nell’autunno del 2012 fra Torre di Mosto, i Colli del Montello, Chioggia, Abano Terme, Fossalta di Piave, Verona, Padova, Cortina, Caorle, Schio, il film ripercorre i periodi storici che il grande scrittore americano, Ernest Hemingway, ha trascorso in Veneto, nel corso della prima guerra mondiale, come volontario della Croce Rossa, e nel secondo dopoguerra, in un periodo di vacanza, in cui fece diventare celebri località come Cortina, Caorle, e posti come l'Harry's Bar e il Gritti ecc…, raccontando gli amori legati a quei periodi: Agnes Von Kurowsky e Adriana Ivancich.

Nominare Hemingway oggi significa – precisano Briguglio e Riccardi Fabrizi,lo sceneggiatore - aprire le porte ad un mondo eroico, leggendario. Volevamo rappresentare quest’uomo, così corpulento e virile, di cui si è detto e scritto tutto, in una luce nuova. Nell’immaginario popolare sembra nato con i capelli bianchi, la barba lunga, le cicatrici da marinaio e la bottiglia in mano, ma è stato ragazzo, ha tremato e sofferto per i primi palpiti d’amore come tutti. Sofferenza e sentimento che hanno reso le sue opere così emozionanti. Non a caso Agnes Von Kurowsky e Adriana Ivancich sono state vere e proprie muse ispiratrici di “Addio alle armi” e di “Di là dal fiume e tra gli alberi”.”

 

Il lungometraggio, prodotto dalla padovana Venice Film Production, in collaborazione con Running Tv International – sempre di Padova – è stato sostenuto dalla Treviso Film Commission e dal Consorzio di Promozione turistica Marca trevigiana, e finanziato parzialmente dal fondo per il cinema della Regione del Veneto, Film Commission, ha ottenuto altresì l’eleggibilità culturale dal MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali).

Molti fra gli interpreti sono veneti o provenienti dal Nordest come: i padovani, Stefano Scandaletti, Premio Off 2011, che interpreta il Barone Franchetti, Eleonora Bolla, vista nell’ultima serie tv “Sposami”, che interpreta l’amore giovanile di Hemingway, Agnes Von Kuroswky, Carla Stella, Vasco Mirandola, Alessandro Bressanello, visto in "Sole a catinelle" di Checco Zalone,  Marco La Ferla, Carlo D’Addio – lo zio del Toso in “Faccia D’Angelo”, tutti di Padova, Diego Pagotto di Conegliano, “il Doge” in “Faccia D’Angelo”, accanto a Germano, la veronese Giulia Cailotto. Presenti anche Giorgio Careccia – Io non ho paura, Non ti muovere, Romanzo criminale, Vallanzasca – eMaximiliano Hernando Bruno, in tv con “Squadra Antimafia”. Ad interpretare l’altro grande amore dello scrittore, incontrato in Veneto, la nobildonna Adriana Ivancich, l’attrice friulana Anita Kravos, vista recentemente nell’ultimo film, candidato all'Oscar, di Sorrentino“La Grande Bellezza”.





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